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CHAMPAGNE SEBASTIEN BIJOTAT

Lo Champagne non accompagna la festa, lo Champagne è la festa! (cit.)

Ogni anno, verso la fine dell’anno, raggiungendo un picco proprio pochi giorni prima della fine dell’anno, le vendite ed il consumo di Champagne si impennano. Quando si ha la fortuna di stappare una bottiglia di champagne che ci conquista il cuore, come il Cuveé Brut Nature di Sébastien Bijotat, piccolo produttore di Romeny sur Marne, può sorgere però spontanea un’altra considerazione:

Ma perché bisogna proprio per forza aspettare Capodanno o un’occasione speciale per berlo?

La risposta ovvia, è che lo Champagne non lo regalano. Quella meno ovvia, è che forse non cerchiamo abbastanza bene per scovare bottiglie di Champagne con un ottimo rapporto qualità/prezzo.

Bijotat Champagne

Ma lo Champagne è caro?

Mah, bhe, sì, no, cioè, insomma… sì, ok, è UN PO’ caro!

Però, è anche vero che non tutte le bottiglie hanno lo stesso prestigio di un Dom Perignon e, soprattutto, non hanno lo stesso prezzo.

Lo Champagne è uno dei vini più prodotti sul pianeta. E, anche se tutta l’area di produzione del vino più famoso del mondo è dominata dalle grandi maison, che da sole valgono circa il 73% del totale della produzione (dati 2017), esistono numerosi vignerons e cooperative, (l’altro 27%), che producono chicche di grandissima qualità, a prezzi che si rivelano spesso più abbordabili. Anche per chi ha tasche meno profonde del tipico degustatore di champagne, ostriche e caviale beluga.

Poi, è fondamentale saper muoversi tra siti on line, fiere, enoteche per trovare l’occasione giusta e riuscire così ad abbassare il prezzo medio del nostro calice di Champagne… ops, pardon, flûte di Champagne.

Ma da dove iniziare?

Quando si tratta di Champagne, il piacere della scoperta è parte integrante del piacere dell’assaggio.

L’unico consiglio che mi sento di dare è di provare (per un po’) ad evitare le grandi maison, (che per carità, sono fantastiche, validissime, buonissime, ma anche non proprio a buon mercato), per privilegiare in questo viaggio alla scoperta dello Champagne i piccoli produttori.

Non per snobismo eh: jamais! Ma perché, quello dei piccoli produttori, è un mondo variegato, divertente e ricchissimo di sorprese.

A noi con Sébastien Bijotat è andata alla grande: prima l’abbiamo assaggiato al Base di Milano (evento Wine Days Italy – Maggio 2018) e poi l’abbiamo riassaggiato al FIVI di Piacenza (24/25 Novembre 2018).

Questa volta però, siamo riusciti ad incontrare pure lui, il mitico Sébastien, che con flemma da francese della Valle della Marna, ci ha spiegato le cose fondamentali dei suoi prodotti. E che prodotti!

Per quanto le parole, i sorrisi, e le pacche sulle spalle siano importanti, è quando lo champagne di Sébastien, con il suo attacco stupefacente, la sua sapidità e tutta la sua complessità ti entra in bocca che raggiungi il massimo del godimento.

Bijotat Champagne

Ma non è che bevendo Champagne, poi alla fine, pago più che altro il marchio e finisco solo per arricchire i francesi che mi stanno pure sui cabbasisi?

Non ho molto da dire, però vorrei raccontarvi una storia che ho sentito tanti anni fa al “Bar Sport” di Parabiago:

Avventore n.1:  <Certo che i francesi sono bravi a vendersi; Champagne di qua e Champagne di là, ma alla fine sono meglio i nostri spumanti italiani… e costano la metà!>

Avventore n.2: <Hai proprio ragione! Con quello che costa una bottiglia di Champagne, mi posso comprare una cassa di Prosecco>.

Avventore n.1: <Certo, ma guarda che abbiamo dei metodi classici in Franciacorta, che costano metà della metà degli Champagne, e valgono il doppio… >.

Piaciuta? Adesso ve ne voglio anche raccontare una storia molto simile, che ho sentito una volta a Joao Pessoa, ridente cittadine in Brasile:

Avventore n.1:  <Certo che gli italiani sono bravi a vendersi; Parmigiano di qua e Parmigiano di là, ma alla fine sono meglio i nostri Parmigiani brasiliani… e costano la metà!>

Avventore n.2: <Hai proprio ragione! Con quello che costa un pezzo di Parmigiano italiano, mi posso comprare una cassa di Parmigiano brasiliano>.

Avventore n.1: <Certo, ma guarda che abbiamo delle mozzarelle in Brasile, che costano metà della metà di quelle campane, e valgono il doppio… >.

Champagne Bijotat

Lo Champagne è inimitabile.

Ora, è vero che ci sono dei fantastici spumanti italiani e che, invece, il parmigiano brasiliano non si può proprio sentire, ma è anche vero che quando bevo Champagne, sto bevendo anche un pezzo della storia della Francia e non solo.

Del resto, la leggenda narra che le coppe per bere lo Champagne, siano stata modellate ispirandosi ai celebri seni di Madame de Pompadour, e non a quelli di qualche nobildonna della Franciacorta.

Ed è vero, le storie e le leggende hanno il loro prezzo; lo dico con il massimo rispetto per la Franciacorta, per le donne della Franciacorta, e per i loro seni!

Posted on: Febbraio 13, 2019, by :